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Gravoso

MarFilippo Gravoso detto Murphy Kodak
colui che non è per la quale

Nacque forse sotto un cesso nel peggiore mese di una grande annata, il 20 Ottobre 1970. La madre, stravolta, dopo quella traumatica esperienza si dichiarò apertamente favorevole all'aborto. Il padre, indeciso se punirsi continuando a vivere o evirandosi, scelse la prima ipotesi, certamente la più dolorosa.
Seguì un'esperienza tipo nipote di Fantozzi. Colpirono subito il suo volto, l'acuta intelligenza e il rinomato umorismo: per queste sue vomitevoli qualità fu rinchiuso per un anno in un istituto per bambini oligofrenici. Fu dimesso poichè non vi era personale sufficientemente specializzato e paziente per badare al piccolo essere informe.
Riuscito ad integrarsi a stento nella società, fece le scuole elementari da cui apprese l'arte della stronzagggine multipla: fu infatti perseguitato dal mondo come teorico e maestro della stronzagggine.
Si mise in luce per le sue capacità di adeguarsi alle decisioni della maggioranza e per l'abnegazione con cui accettava tali decisioni si meritò l'appellativo "Colui che non è per la quale".
Il soggetto ha comunque molte qualità, che si possono facilmente enumerare usando i numeri immaginari. Fu famoso per il metodo scientifico e logico con cui traduceva le versioni latine usando una gestualità inusitata; ed anche per una sua interrogazione in Chimica, nella quale usò un nuovo metodo, a mò di morra.
Benvoluto da tutti, riceve spesso complimenti di quattro lettere.

E' un tipo molto sportivo, l'unico sport che gli manca è l'equitazione, ma a quanto pare non è molto adatto come cavallo poichè questo animale denuncia un'intelligenza superiore rispetto al nostro soggetto. Nelle partite di calcio si è spesso messo in luce come portiere, e dalle sue prodezze è chiaro che il suo idolo è Giovanni Galli. La sua grande passione è comunque il nuoto, dove può esprimere al meglio le sue bestiali capacità.

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La sua serietà è proverbiale: si dice infatti "serio come un Pulcinella". I numerosi professori ignorano le così recondite, che non si riescono a trovare, qualità di questo ragazzo. Entrato nella società armadica di soppiatto (uscì infatti dal cesso dell'Armadia dopo faticose marce nelle fogne), scrisse poesie dove si notano le sue qualità espressive: ****(censured).
Crede infatti di essere dotato di una grande vena poetica ma, come gli fecero notare gli Armadi, l'essere ha solo un capillare poetico.
Riconosciuto da tutti come l'Alain Delon degli Zombi, ha una notevole cerchia di amici, che si possono enumerare usando questa volta i numeri negativi.
La sua famiglia gode di ottima salute: il fratello e la sorella hanno abbandonato la casa per non dover vivere con questo essere estremamente sociale; il padre è ricoverato nel famoso ospedale di Villa Stagno per attacchi depressivi e per aver tentato numerose volte il suicidio; la madre vegeta in una clinica per malattie mentali dopo aver tentato inutilmente di redimersi facendo la missionaria nei villaggi africani.
Inutile dire che nell'Armadia il Gravoso ha trovato la sua dimensione che non è nè la lunghezza, nè l'altezza, nè la profondità, nè financo il tempo; è infatti usato dagli Armadi come bestia da soma, anche se deve già portare l'onere del suo nome.
Concludo dicendo che il motto del Gravoso, che come disse il caro amico Apistola è molto penoso (alludendo al termine dispregiativo privo dell'idea di lunghezza), è "peggio di me la morte". Se io fossi al posto di quest'ultima non lo sopporterei, ed infatti ho l'impressione che l'inutile vita del Gravoso sarà anche breve.

(VinLuigi Morimmali: "Biografia di MarFilippo Gravoso" - da Lopera Prima)